martedì 3 maggio 2011

L’Italia dei Diritti denuncia mala gestione Ama su raccolta rifiuti nel Centro Storico


Emiliano Varanini, responsabile per il I Municipio di Roma: “I problemi, purtroppo, sono noti e fanno emergere ampi margini di miglioramento delle attuali inefficienze che, se protratte nel tempo, potrebbero portare inevitabilmente al fallimento dello sperimentato, positivo, progetto di raccolta differenziata”



Roma - Sono giunte numerose segnalazioni all’Italia dei Diritti, di cittadini del I Municipio – Roma Centro Storico, che lamentavano la mala gestione della raccolta rifiuti nel loro quartiere. L’Ama, da quanto riportano i residenti, nonostante le numerose lamentele telefoniche, non effettuerebbe il ritiro porta a porta dell’umido e del materiale non riciclabile. Il passaggio dei netturbini per ogni casa, già sgradevolmente mattiniero, stando al monitoraggio dei cittadini, non sarebbe avvenuto regolarmente. Gli utenti riferiscono di interi fine settimana con spazzatura accumulata nelle loro abitazioni. Una vera odissea per quanti vengono costretti a vivere per giorni e giorni con i sacchetti pieni di materiale deperibile che ammuffisce, genera cattivo odore e causa la presenza di roditori. “La situazione è grave – analizza Emiliano Varanini responsabile per il I Municipio dell’Italia dei Diritti - , tuttavia va ricordato che, proprio in poche aree del Centro Storico, è stata sperimentata la prima raccolta differenziata nella città. I problemi, purtroppo, sono noti e fanno emergere, pur in un quadro di trend positivo rispetto alla situazione napoletana, ampi margini di miglioramento delle attuali inefficienze che, se protratte nel tempo, potrebbero portare inevitabilmente al fallimento dello sperimentato, positivo, progetto di raccolta differenziata. Non si tratta cioè – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - di difetti strutturali ma di prestare maggiore attenzione nell’esecuzione degli impegni già presi nei confronti del Comune, cosa che qui, per l’Italia come sistema, viene difficile, in tutti quei settori nuovi come quelli dei servizi pubblici o privatizzati della raccolta separata. La differenza è fatta dall’attenzione nello svolgimento, dalla cura dei singoli dettagli”.

Gli abitanti delle vie centrali capitoline, segnalano di essere costretti a supplire alle inadempienze dell’Ama, svolgendo loro il lavoro che spetterebbe agli operatori ecologici. Un pubblico servizio assente, per il cui svolgimento l’azienda viene pagata e sul quale i cittadini versano regolarmente le tasse. “Il modello San Francisco – prosegue Varanini - , che il comune di Roma intende perseguire, con l’assunzione in qualità di consulente, del responsabile dei servizi svolti in quella città americana, rappresenta ad oggi, per l’amministrazione capitolina, un obiettivo araba fenice. Poiché nella città statunitense, virtuosa per il servizio rifiuti, la raccolta differenziata si coniuga con politiche comunali di riutilizzo e di riduzione della produzione del pattume, attualmente fuori dalla sola politica di differenziazione della raccolta a Roma, la quale, senza un programma culturale di totale elaborazione del rapporto cittadino - azienda rifiutirimarranno lettera morta. Non è infatti un’idea del tutto malsana – conclude il responsabile del I Municipo - , quella di poter ritenere in futuro responsabili della spazzatura e della loro raccolta non solo i cittadini che pagano le tasse, ma anche le aziende che la producono. In quel caso si avrebbero i risultati sperati, perché le società, per risparmiare i costi, farebbero pressione sul comune affinché proceda con l’attivazione e la diffusione di una cultura diversa dell’uso, che farebbe diminuire le inutilità. Un esempio pratico: sostituire le bottiglie in plastica dei detersivi nei supermercati con un dosatore”.

A Roma Varanini denuncia scarsa trasparenza su sanzioni per irregolarità in Centro Storico


Dopo il caso monetine a Fontana di Trevi, il responsabile per il I Municipio dell’Italia dei Diritti chiede chiarezza sul numero dei verbali deliberati a seguito delle varie violazioni


Roma – “Plaudiamo all’iniziativa del comandante dei Vigili Urbani di Roma di sospendere, evidentemente per autotutela, il comandante del Primo Gruppo, a seguito dei fatti avvenuti lo scorso 14 marzo. Tuttavia, riteniamo che l’azione debba essere unita ad un programma amministrativo di trasparenza sul controllo dell’esecuzione delle multe comminate. Perché, come è emerso dai fatti esposti dalle cronache, furono disposti oltre 100 verbali all’individuo in questione, l’abusivo raccoglitore di monetine, ma non c’è chiarezza sulla maniera nella quale siano stati poi eseguiti tali procedimenti precedentemente ordinati”.

Commenta con queste parole Emiliano Varanini, responsabile per il I Municipio dell’Italia dei Diritti, l’avvicendamento tra il sospeso Cesarino Caioni e il nuovo comandante della polizia municipale della zona Centro Storico Stefano Napoli. Un cambio ai vertici, determinato dal comportamento scandaloso, ai limiti del lecito, tenuto del personale addetto alla sorveglianza che era di turno durante il ladrocinio di monetine alla Fontana di Trevi.

I fatti offrono lo spunto a Varanini per denunciare la mancata ammenda delle numerose irregolarità che, quotidianamente e sotto gli occhi dei vigili, avvengono nella zona centrale della Capitale : “Appare necessario – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - operare nella direzione di rendere trasparenti le multe, misura efficace al fine di limitare la miriade di comportamenti abusivi nel centro storico. Ci riferiamo soprattutto all’infinità di banchetti irregolari dei commercianti, ai torpedoni che invadono il quartiere e che violano il piano mobilità sostando più di 10 minuti, come sarebbe previsto dalla legge. Desidereremmo vedere – auspica Varanini - quali e quanti sono i verbali deliberati, sapere quali sono quelli comminati all’occupazione abusiva di suolo pubblico. Vorremmo più trasparenza”.

Allo scopo di riferire i problemi vissuti dai cittadini e a tutela della legalità, l’Italia dei diritti domanda un incontro con Stefano Napoli : “Chiederemo – asserisce il responsabile del I Municipio - un incontro immediato con il nuovo comandante dei vigili, augurandogli un buon lavoro”.